lunes, marzo 20, 2006

COCONINO CAHIERS

Strano progetto questo della CoconinoPress, giovane casa editrice che delle idee fa la sua arma vincente.Si sentiva il bisogno dopo anni di silenzi da parte dell'editoria italiana, di una casa delle idee reale, tangibile.Non so se questa ultima fatica della Coconino riceverà il favore del grande pubblico, però penso che la scelta di pubblicare questi albi sia un pensiero ponderato, vissuto con giudizio.


Curare la presentazione di artisti così, è una scelta di coraggio,ma anche un vedere lontano.La lungimiranza purtroppo paga poco questo è vero, perlomeno nel fumetto, ma da questa fatica si evince anche la scelta politica ed economica che questa casa editrice vuole assolutamente imporre nel panorama editoriale non solo italiano ma europeo.Ci vuole coraggio, per una impresa commerciale, dare carta bianca ad un manipolo di autori e dire loro "avete a disposizione tot pagine, fate ciò che volete", ma questo è quel che è:ognuno di loro sperimenta, torna bambino, diventa adulto....fa quello che più si sente di fare, senza costrizioni di sorta, senza sceneggiature da rispettare se non quelle della propria fantasia e dei propri limiti.L'indirizzo europeo del progetto si evince anche dalle parole di presentazione in 4° di copertina dove troviamo il breve testo tradotto in Inglese , Francese e Italiano e dal prezzo espresso in euro (anche in US $, Canadesi, Fr Svizzeri e Francesi)oltre che dalla breve biografia dell'autore nel risvolto di copertina, anch'esso nelle tre lingue.

Le prime quattro pubblicazioni di questa collana comprendono, Leila Marzocchi, Stefano Ricci, Andrea Bruno e Igort.
Un'occasione ghiotta per gli amanti del fumetto oltre le righe anche per il prezzo abbordabilissimo(appena € 4,50)e per l'opportunità di trovarsi tra le mani una parte del pensiero dell'artista al di fuori degli schemi imposti dal mercato:di questi tempi non è poco.


Questi quaderni, segnano un passo importante nella comunicazione, nel porsi da parte degli autori verso il pubblico.Qui siamo oltre la graphic novel.Gli artisti mettono su piazza le loro inquietudini, le loro prove: si denudano da tutto ciò che è e può essere il bagaglio culturale mediatico, dalla forma della narrazione, dal fumetto stesso per trovare ancora una volta la simbiosi con lo strumento, l'immagine, che come una catàrsi si riversa sul lettore ponendolo di fronte ad una confessione, nel quale se vorrà potrà riconoscersi o semplicemente goderne.

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