lunes, marzo 20, 2006

SONNAMBULO e altre storie

Adrian Tomine è facileda leggere: è facile da digerire.....come un pugno
ben assestato nello stomaco.Non è difficile capire come Tomine sia
diventato in breve tempo uno degli autori più apprezzati al di là dell
oceano.Tomine non da soluzioni, non si arrabatta a cercare le morali
o il significato intrinseco delle sue storie.Tomine racconta.Tomine
passeggia e va al supermercato, entra in un pub e beve una birra, o magari un
margarita, va in un negozio di dischi e si attarda su uno dei reparti.
Tomine si guarda intorno......ascolta :e scrive ......e disegna.
E' un repoter delle emozioni ,Tomine, e lo fa così bene il suo lavoro da
riuscire a farti torcere le budella neanche fosse un Lovercraft dell'animo.
Riesco ad immaginare il personaggio.......Un bel giorno mentre sdraiato
sul letto pensa alle contraddizioni della sua vita ha un'illuminazione.Il tutto
si svolge in una frazione di secondo:mentre la sua mente vaga sulle sue
proprie storie e sulle sue malinconie, vede il tutto disegnato e sceneggiato
(come spesso accade e questo gli autori di fumetti ben lo sanno) con le chine
i dialoghi e tutto il resto.....e allora perchè non sondare l'animo della gente
comune?In fondo le emozioni sono comuni a tutti, o no?Nascono le storie
di gente bananle, nascono le nostre storie, quelle del nostro vicino di
casa piuttosto che quelle del nostro compagno di corso.Pezzi di vita;
tranci di emozione che non nascondono nulla, che non hanno niente
di eccezzionalmente differente da quelle che noi stessi viviamo, è un
continuo guardarsi "dentro" e scoprire che anche i nostri fratelli
umani vivono le nostre stesse angosce e le nostre gioie.Non ci sono
Supereroi...anzi, non ci sono le trame dei grandi gialli ne la violenza
efficace e pittoresca dei pulp, c'è solo la vita che ci accomuna, con
i suoi ritmi a volte frenetici e spesso lentissimi, i rapporti sociali quasi
sempre sfiorati e il più delle volte superficialmente approfonditi.


Fa paura Tomine, con il suo modo di raccontarci le nostre paure
e i nostri desideri, le nostre frustrazioni e le ambizioni di grandi
uomini che in fondo son tutti uguali.Leggendo il Sonnambulo
ci ritroviamo spesso, ci riconosciamo quasi sempre nei personaggi
principali o nelle controfigure di un immaginario che si discosta molto
poco dalla realtà; crudelmente e quasi inconsapevolmente, Tomine
con fare sadico ci costringe a guardarci allo specchio, a mostrare le
nostre paure e la nostra pochezza umana, illuminandoci quando voluto
e facendoci partecipe della grande verità in questo sconsiderato ed
enorme universo : la nostra piccola vita.

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